San Francesco Caracciolo:una tre giorni conclusasi a Palazzo della Città di Agnone

L’Accademia Italiana della Cucina , l’Associazione Cuochi  dell’Abruzzo e del Molise e l’Associazione Laici Caracciolini ,  hanno organizzato una tre giorni di celebrazione caraccioline in onore di San Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi d’Italia.

E’iniziata con la partenza, il 2 giugno, della 5° edizione del pellegrinaggio a piedi “Sulle orme di San Francesco Caracciolo” che ha visto la presenza di circa 100 pellegrini provenienti da alcune comunità dei padri caracciolini  che da Villa Santa Maria sono giunti ad Agnone (un percorso di circa 28 km) per rievocare l’ultimo pellegrinaggio di Francesco Caracciolo nato il 13 ottobre 1563 a Villa Santa Maria e  morto ad Agnone il 4 giugno 1608 . E’ un percorso che vuole rievocare l’arco di vita del Santo.

-Francesco Caracciolo  si era recato in pellegrinaggio a Loreto. Sulla strada del ritorno a Napoli, dove operava, era passato per Villa S. Maria a salutare i suoi parenti. Da qui intendeva proseguire per Agnone, dove lo aspettavano i Padri Filippini, che avevano fatto richiesta di entrare nell’Ordine dei Chierici Regolari Minori (padri caracciolini) da lui fondato nel 1588.-

 Una mostra fotografica del percorso di vita del Santo dal titolo “Un Santo e i suoi luoghi” dell’artista Luigi Spina è esposta nell’ex convento dei padri filippini insieme ad una raccolta di immagini del Santo a cura di  Antonio Di Lello.  Una particolarità della mostra è la ricostruzione in fede della cella di San Francesco Caracciolo dove si possono ammirare anche dei messali  del 1500 gentilmente prestati dalla biblioteca di Agnone.

Nella Sala Convegni del Palazzo dei Filippini si è tenuto l’incontro sul tema ‘La vita del Santo attraverso  la sua attività missionaria e la gastronomia dei luoghi del Patrono dei Cuochi’.

Sono intervenuti il Sindaco di Agnone Ing Carosella Michele, i relatori Prof. Verrecchia Mario Accademico A.I.C Delegazione di Isernia; Avv. Caporale Ersilia Accademica A.I.C. Delegazione di Isernia.

La presentazione del volume “La cucina dei luoghi di San Francesco Caracciolo-Patrono dei Cuochi d’Italia” ad opera del prof Di Lello Antonio e del M° di Cucina Antonio Stanziani è stata la perla del convegno. In esso i due autori hanno ‘riesumato’ ricette del 1500 di alcune tappe del pellegrinaggio del Santo ( Villa Santa Maria, Napoli,Loreto,Agnone) attraverso una breve storia della sua vita missionaria ed evidenziando il concetto di ‘banchetto caracciolino’ .

‘Nel ‘500 i Caracciolo acquistarono dei possedimenti a Villa Santa Maria ed organizzavano battute di caccia che sfociavano in grandi banchetti. Il primo banchetto caracciolino fu organizzato per il 20° compleanno di Ascanio Caracciolo (solo dopo i voti acquisì il nome religioso: Francesco)’.  Il concetto di banchetto subì una trasformazione nel periodo rinascimentale. Caratterizzato dal servizio a tavola, prevedeva una ‘servizio di credenza’ dove i piatti venivano preparati in anticipo e serviti freddi, e un ‘servizio di caldi di cucina’ con piatti preparati al momento e serviti caldi. Le portate erano 28. Le tavole erano preparate a più strati : tovaglie intervallate da strati di cuoio conciato per salvaguardare la sottostante tovaglia e che di volta in volta venivano tolte.

L’Associazione Culinaria “Custode della Tradizione” (nata nel 2008 avente lo scopo di riunire tutti i cuochi italiani al fine di assicurare una difesa unitaria degli interessi morali,sociali e professionali della categoria)con il suo simbolo dove sono impresse in rilievo la figura del cuoco, il casato dei Principi Caracciolo, le chiavi della tradizione e l’anno di nascita di Ascanio Caracciolo, ha voluto consegnare a cuochi e a rappresentanti di istituzioni il simbolo e un attestato di merito quale  riconoscimento per l’impegno profuso per l’organizzazione dell’evento.

Infine  la consegna dell’immagine benedetta del santo al Dirigente scolastico dell’Ist Alberghiero di Agnone, la Dott.ssa Camperchioli ha chiuso il convegno aprendo i battenti al buffet curato dai Cuochi d’Abruzzo e Molise.L’appuntamento ora è nel 2013 a 450 anni dalla nascita di San Francesco Caracciolo – Patrono dei Cuochi d’Italia

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