La tradizione gastronomica italiana guarda ad un nuovo futuro dal tetto degli Appennini

Il giornalista gastronomo Carlo Cambiè stato protagonista il 5 settembre a Capracotta di un coinvolgente evento di respiro nazionale organizzato dall’Accademia Italiana della Cucina di Isernia.nel magnifico scenario ambientale e paesaggistico del Giardino della Flora Appenninica. Carlo Cambi e la signora Petra Carsetti, esperta di galateo, hanno relazionato sulla cultura del cibo italiana e i cambiamenti in corso a seguito della diffusione del Covid19: “La pandemia e il dopo. I valori della gastronomia e della civiltà della tavola a supporto del nostro futuro”.

Si è trattato  del primo appuntamento dell’AIC – Accademia Italiana della Cucina, associazione culturale riconosciuta dalla Repubblica Italiana, nel dopo lockdown, organizzato all’aperto in una scenografia naturalistica unica.

Con il suo carisma scenico e culturale, Carlo Cambi ha affrontato l’argomento, mentre Petra Carsetti allestiva un posto a tavola secondo le regole e le curiosità del galateo. I partecipanti hanno vissuto un pomeriggio veramente originale tra erbe, essenze, piante, e frutti della flora appenninica italiana. L’ente Giardino, la Pro Loco e il Comune di Capracotta  hanno dato la loro grande disponibilità e collaborazione.

 “Siamo sicuri che questa iniziativa culturale ridarà respiro ai nostri ambienti della provincia di Isernia – ha affermato Franco Di Nucci, delegato AIC di Isernia -. Questo territorio continuerà ad essere protagonista di una prospettiva progettuale.  La ristorazione e il turismo dei nostri borghi potranno trovare nella tradizione gastronomica italiana un nuovo slancio nelle difficoltà dei tempi, ponendosi alla ribalta a livello nazionale e internazionale dove altri esempi di corregionali illustri contribuiscono già da tempo alla valorizzazione della nostra cultura”. L’evento si è concluso per gli accademici e per i loro invitati presso il ristorante l’Elfo, dove il ristoratore della Tradizione Michele Sozio ha proposto dei piatti della tradizione del territorio e della stagionalità.

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