La Lavanda

La Lavanda vera cresce tuttora spontanea sulle Alpi e sugli Appennini dai 300 ai 1000 mt di altezza. Predilige i luoghi aridi e sassosi, preferibilmente calcarei, esposti al sole e ben drenati e cresce in arbusti alti dai 30 ai 60 cm.

Fiorisce in estate colorando la montagna di azzurro/viola.Â

Storicamente, questo era il fiore prediletto insieme alle rose da spargere sui pavimenti per conferire profumo e bellezza a una stanza in cui si ricevevano ospiti di riguardo.

All’epoca dei romani, le prostitute si aspergevano con acqua di lavanda per attrarre gli uomini, e la stessa essenza veniva comunemente versata anche nelle piscine termali. ­­­Veniva utilizzata giĂ  allora come base per raffinati profumi e per preparare decotti e infusi usati per la bellezza della pelle e dei capelli.Â

FOLKLORE, SUPERSTIZIONE, MAGIA:

  • Secondo la leggenda cristiana, quest’erba in origine non aveva nessun aroma. Poi Maria asciugò le vesti di GesĂą bambino su un cespuglio di lavanda e da allora ha assunto la piacevole fragranza che noi conosciamo.
  • Tenuta in borsa, quest’erba protegge chi la porta dalla crudeltĂ  del coniuge.
  • Si dice che basti soltanto guardare questi fiori per sentirsi sollevati dalla depressione, e la loro fragranza assicura lunga vita.
  • Mettete la lavanda sotto il cuscino, formulando un desiderio. Se lo sognate è segno che si avvererĂ .

USO MEDICINALE:

La lavanda cominciò ad essere coltivata per diversi impieghi medicinali intorno al 1568.

E’ ampiamente utilizzata in fitoterapia (pratica terapeutica umana che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere) : l’olio essenziale di lavanda ha proprietĂ  antisettiche e antinfiammatorie ed era usato negli ospedali durante la prima guerra mondiale per disinfettare pavimenti e pareti.

Mescolate acqua distillata di lavanda con un’ uguale quantitĂ  di miele: è un rimedio efficace per mal di gola e tosse. Se applicato sulle tempie, l’olio essenziale di lavanda lenisce il mal di testa

Un infuso di lavanda è utile per lenire e guarire le irritazioni da punture di insetti e mazzi di lavanda sono anche utili per respingerli.

La lavanda è spesso usata per coadiuvare sonno  e relaxÂ: semi e fiori di questa pianta sono spesso aggiunti ai cuscini, e un infuso di tre spighe di lavanda in una tazza d’acqua bollente è un ottimo calmante e rilassante prima di coricarsi.

L’olio essenziale di lavanda, o estratto di lavanda, è impiegato per la cura dell’acne e viene utilizzato diluito 1:10 con acqua, acqua di rose, o amamelide, ma è anche usato nel trattamento delle ustioni della pelle e di infiammazioni.

Nasce come antibatterico e antivirale, perfetta per irritabilitĂ ,colon irritabile e tosse.

CUCINA, ARTIGIANATO:

La lavanda ha numerosi impieghi nell’aromatizzazione dei dolci, soprattutto con le conserve. Produce anche buona tisana e un buon vino. Per conservare i fiori in salamoia, mescolate aceto, zucchero e fiori in parti uguali in un recipiente a chiusura ermetica.

Per preparare marmellate di lavanda, mescolate una parte di fiori e tre parti di zucchero insieme a un po’ d’acqua finché la miscela diviene densa come gelatina. In questa maniera, le conserve durano un anno.

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GIARDINAGGIO, AMBIENTE:

La lavanda preferisce un luogo soleggiato del giardino e cresce al meglio in climi caldi con suolo secco, leggero e calcareo.

Raccogliete i fiori nel periodo centrale dell’estate e proteggete le piante in inverno usando un pagliericcio.

CURIOSITA’:

– In un passato piĂą recente sappiamo che in ogni casa di cittĂ  o di campagna non c’era armadio o cassettone che non avesse sacchettini di lavanda per profumare la biancheria e tenere lontane le tarme.

– Olio di lavanda mescolato a cera d’api costituisce un pratico e profumato olio di pulizia per i mobili.

– Fissate un rametto di lavanda ai capelli per evitare raffreddore durante l’inverno.

– L’olio essenziale di lavanda deve essere usato con cautela in quanto contiene anche un potente allergene e la sua ingestione deve essere evitata in particolare durante la gravidanza e l’allattamento

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