Il tortarello abruzzese-molisano

“Il tortarello abruzzese-molisano. Il melone profumato e simbolico degli antichi” , il volume a cura di Aurelio Manzi e Michele Tanno che verrà presentato stasera 6 agosto alle 17.30 al Centro visite dell’Oasi di Serranella a Sant’Eusanio del Sangro (Ch) L’evento è promosso dal CISDAM (Centro Italiano di Studi e di Documentazione sugli Abeti Mediterranei) e dalla Cooperativa di servizi all’ Ambiente “Sagrus” e parteciperemo anche noi come Centro Studi Alto Vastese e Valle del Trigno.

E’ l’occasione per conoscere la storia, le caratteristiche, le proprietà di questo  ortaggio , caratteristico del nostro territorio, coltivato sin dall’ antichità e che merita ampia valorizzazione, in quanto coltivato principalmente su scala familiare, rischia di scomparire.

 Del tortarello sono note 3 varietà: il tortarello abruzzese, il tortarello barese, il tortarello siciliano. Ma parliamo del tortarello abruzzese. E’ di colore verde chiaro, lungo dai 45 agli 80 cm, ed ha  un aspetto ritorto. E’ una pianta facile da coltivare, a rapido accrescimento, vigorosa e molto produttiva, e sostituisce la coltivazione del cetriolo.  In Abruzzo è coltivato soprattutto sulla costa, lungo le vallate dei fiumi e nella medio-bassa collina. La produzione si concentra prevalentemente  in provincia di Chieti,  soprattutto nel vastese e nella calda valle del Trigno. Molto diffuso anche nel territorio molisano.

Il tortarello è un alimento caratteristico della dieta mediterranea, consumato fresco nella stagione estiva. La ricetta classica del vastese  e dell’Abruzzo in generale, è in insalata insieme al pomodoro, condito solo con olio e sale o con l’aggiunta, a secondo delle tradizioni di famiglia, di aglio, cipolla, origano, sedano o peperoni verdi.  E’ molto ricco di acqua e possiede proprietà  rinfrescanti, depurative e che facilitano le funzioni urinarie.

Per le sue caratteristiche e qualità organolettiche, per preservare le varietà locali del ristretto areale di produzione, è assai auspicabile che il tortarello abruzzese e molisano venga riconosciuto come prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Fonte: alto vastese.it

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