Il ritorno a Bucchianico di “Padre Camillo”, annunciato per il 16 giugno prossimo con il trasferimento della sacra e preziosa Reliquia del “SUO CORPO”, dove si fermerà nella Cripta del suo Santuario fino al 27 Luglio,è vissuto con trepidante attesa da tutti i devoti ed originari del posto che vivono all’estero ma presenti per l’evento. Riportiamo il suo “ultimo saluto alla sua amata Patria” nella primavera del 1612 prima di ripartire per Roma passando per Napoli.
Padre Camillo parte da Bucchianico
Ultimo saluto ai Concittadini
– Mancando per la nuova raccolta la sudetta carestia in Bocchianico, e rihavuto Camillo per gratia d’Iddio dalla sua pericolosa infermità di febre, gli restò ad ogni modo la sua solita, e continua inappetenza, onde si risolse di ritornare in Napoli, ma prima di partirsi fece un’infervorato sermone al Popolo, essortandolo à fuggire il peccato, età mantenersi in gratia d’Iddio, predicendo fra l’altre cose la sua vicina morte, dicendo; Patria mia ricordati di quanto t’hò insegnato, perche non ci vederemo più, e cosi appunto avvenne, poiché partitosi da quella Terra, non vi ritornò più.
Anzi stando egli per cavalcare, disse particolarmente à Gio. Bernardino Urbanuccio, mentre andavano tutti à baciarli la mano: Horsù Gio. Bernardino io me ne vò in Roma, ne mi vederete più, perche morirò in quella santa Città, fà che ti ricordi di quello, che tante volte hai inteso da me, e cerca di vivere cristianamente, e in gratia d’Iddio, altrimenti l’Inferno è preparato. Dicendoli un’altro di quelli suoi divoti, Padre restate quì con noi, e lasciate le vostre ossa quì. Rispose Camillo, hor questo nò, io spero di morire in Roma, e lasciar le mie ossa in quella santa Città. Ma venendo più al particolare, non solo esso Padre Camillo predisse d’havere à morire in Roma, ma anco molto prima s’haveva predetto il giorno proprio della sua morte, deponendo con giuramento Paolo Rende nostro professo, havergli inteso dire più volte così in Roma, come in Genoa, ch’egli sarebbe morto nel giorno di S. Bonaventura, il che dall’istesso Paolo fù detto più volte un pezzo avanti, che seguisse il caso della morte d’esso Padre Camillo.
Partitosi adunque da Bocchianico con pianto, e dolore di quanti l’havevano inteso così parlare, ritornò in Napoli, e d’indi in Roma, dove intervenne nel quinto Capitolo Generale.-
(Cicatelli S., Vita del P. Camillo de Lellis – manoscritta, a cura di P. Piero Sannazzaro, Edizione stampata, Roma 1980, cap. XVII p. 444)
Il suo impegno e laboriosità, la sua onestà, la sua lealtà nel realizzare le cose terrene (il lavoro alla fornace presso la Calcara, la costruzione del Convento e della Chiesa, il miracolo delle fave per sfamare i poveri, il dono dell’acqua della cisterna per la cittadina) sono gli stessi valori che gli adulti di oggi si sforzano di vivere e tramandare ai figli perché l’Opera di Camillo De Lellis abbia ancora voce e credibilità.
Sabato 16 giugno 2012 – Bucchianico (Ch)
Programma:
ore 19.30 Arrivo da Roma del Corpo del Santo alle porte di Bucchianico e Processione verso il Santuario
ore 21.00 Solenne Celebrazione Santa Messa
ore 22.15 Venerazione del Santo