Sono sempre di più le imprese che si rivolgono ai consorzi di garanzia fidi per ottenere credito dalle banche. Tuttavia, la stretta creditizia che caratterizza l’attuale fase economica pesa sull’attività degli stessi consorzi. Negli ultimi tre mesi del 2011, infatti, si è assistito al blocco quasi totale delle erogazioni, da parte degli istituti di credito, dei finanziamenti già deliberati dalle banche stesse e garantiti dai confidi. E’ quanto emerge dalla 15° edizione della Ricerca annuale sull’attività dei Confidi artigiani nel 2011 condotta da Fedart Fidi, la Federazione Nazionale Unitaria dei 144 Consorzi e Cooperative Artigiane di Garanzia. I consorzi fidi rappresentano comunque un salvagente per cercare di non “affondare” nella crisi del credito. In altri termini, sono un “ammortizzatore” delle tensioni tra il sistema bancario e quello imprenditoriale. Nel comparto artigiano, per esempio, quasi un imprenditore su due si rivolge ai confidi per soddisfare le proprie esigenze finanziarie e risolvere eventuali problemi nel rapporto con le banche. Semplificazione ed efficienza sono alla base per il rilancio del sistema delle garanzia per il credito: accorciare la filiera della garanzia eliminando duplicazioni tra i ruoli assunti dai vari soggetti e la concorrenza tra gli attori; raggiungere l’autosostenibilità del sistema con un meccanismo di contribuzione automatica privata per ciascuna operazione di garanzia.