Perplessità per la nuova legge regionale sulla raccolta dei tartufi proposta dalla giunta Chiodi. E’ quanto emerso dall’incontro che si è tenuto a Campli per discutere con i tartufai teramani della nuova normativa. Seduti attorno al tavolo anche il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini e gli assessori comunali Sandro Mariani e Marino Fiorà. Una tavola rotonda con coloro che più di tutti conoscono il mondo del tartufo.Questo primo incontro è stato utile per esaminare la legge assieme agli operatori che hanno espresso le prime perplessità sulla proposta di riforma avanzata dall’assessore regionale Febbo. Perplessità che, nello specifico, riguardano i periodi di raccolta, che saranno molto differenti rispetto al passato e la quantità di tartufo da poter raccogliere ritenute troppo restrittive. C’è poi la questione del tesserino annuale il cui costo passerebbe da 98 euro a 150. Un aumento ritenuto inaccettabile in un momento di crisi economica. Altre contestazioni riguardano l’introduzione di una sanzione per coloro che raccolgono tartufi avariati e la mancata risoluzione del problema delle autorizzazioni per i non residenti per i quali basta fare richiesta al comando provinciale della forestale. Contestata, inoltre, la scelta da parte dell’assessore Febbo delll’università di scienze ambientali dell’Aquila e non dell’università di agraria di Teramo, per le attività di ricerca scientifica sul tartufo.